Cooperare è bello, chiedetelo a Samidad!
- Redazione
- 13 nov 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Avevamo un sogno: quello di poter dare vita ad un'impresa sociale che si prendesse cura del territorio partendo dagli spazi abbandonati, un lavoro onesto e pulito che potesse contribuire al benessere della collettività ed allo stesso tempo renderla consapevole e partecipe. Abbiamo trovato nella cooperazione lo strumento ideale per tradurre la nostra idea in qualcosa di concreto, il ponte giusto tra sogno e realtà. E' così che è andata per la nostra Coop Programma 101.

Il mondo della COOPERAZIONE è grande, ricco di esempi meravigliosi. Per questo ha rappresentato uno dei temi fondamentali degli incontri di formazione del Campo Antimafia 2015: le buone pratiche, gli strumenti giusti che possono aiutare la comunità a migliorarsi vanno condivisi ed esportati e questo ci è stato possibile grazie all'intervento dei presidenti e dei soci di diverse cooperative sociali iscritte al Consorzio Parsifal, i quali hanno sfidato il caldo afoso di luglio per discutere con noi del mondo della cooperazione Hanno trasmesso messaggi di speranza chiari, motivanti e mai banali.

Anna Lucia Centra e Leopoldo De Lucia (rispettivamente Responsabile dei Servizi Territoriali e Presidente e Direttore della Cooperativa Sociale “Samidad”), ci hanno illustrato cosa significa per loro la cooperazione, partendo proprio dalla mission della loro Coop, ossia contribuire al benessere sociale, creare nella persona la cultura della legalità, attraverso l'educazione ai diritti. Una mission che va al di là della prestazione meramente assistenziale. La conoscenza dei propri diritti permette di contrastare la sopraffazione e quell'atteggiamento mafioso che porta benefici a pochi, a svantaggio di chi non può difendersi perché non ne ha gli strumenti. Nella casa famiglia gestita da Samidad, tale percorso di conoscenza è visto come un viaggio di conquista, nel quale gli adulti devono affiancare i ragazzi ed aiutarli ad arrivare alla verità.

Come sancito dalla Convenzione sui Diritti Dell'Infanzia e dell'Adolescenza (testo-guida per gli educatori), l'ascolto è un diritto fondamentale del fanciullo: "Ogni bambino ha il diritto di esprimere la propria opinione e lo Stato deve garantire che tale opinione venga presa in considerazione dagli adulti." (art.12). In attesa di una legge nazionale di riforma le attività della casa famiglia si basano, su questa modalità di gestione affettivo-relazionale.
Anche l'immagine che ruotava attorno al mondo della cooperazione si è modificata nel tempo, come ci racconta Anna Lucia Centra: <<Al colloquio di lavoro con Samidad ho detto che volevo cambiare il mondo!>>.

Quindici anni fa, quando Anna ha cominciato a lavorarci, c’era l’idea che stare in cooperativa significava non essere impiegati per davvero. C’era l’idea che la cooperativa fosse un luogo di transito verso una prospettiva migliore. Si pensava al posto fisso negli enti pubblici. Oggi, i tecnici migliori, i progettisti migliori, le figure manageriali migliori sono presenti in cooperativa, questo a causa dell'invecchiamento degli enti pubblici.

L'incontro si è trasformato in un momento di confronto, arricchito da diversi punti di vista, ma soprattutto dalle diverse esperienze di cooperazione sociale portate da Mosé Montefusco (Presidente Coop. Soc. “Cotrad), Vincenzo Di Prospero e Danilo Ferrante (Presidente e Direttore Coop.Soc. “Altri Colori”), Anna Vettigli (Presidente Coop. Soc. “Patatrac”), Carlo Grimaldi (Direttore Coop. Soc. “Meta”), Christian Leccese (Presidente “Coop. Soc. “La Valle”), Daniele Del Monaco (Presidente Legacoop Frosinone), Antonino Arena (Presidente Consorzio Parsifal), Antonio di Biase e Renato Incitti (Responsabile Amministrativo e Direttore Generale del Consorzio Parsifal), i quali ci hanno trasmesso un grande senso di unità e appartenenza, fondamentale nella Cooperazione. <<La cooperazione non mira alla ricchezza personale, ma piuttosto si prefigge di lasciare ricchezza al territorio, ed è proprio questo legame con la territorialità il valore aggiunto che permette di fare qualcosa di concreto per la Comunità. È questa la “bellezza” cui vi invito a pensare>> (Daniele Del Monaco).

Bellezza… una parola che ritroviamo spesso nei discorsi di Peppino Impastato e che secondo noi è intrinseca all'unità "al sentirsi bene sapendo di aver fatto qualcosa di buono", la bellezza di "avere sempre un atteggiamento di affermazione del senso di giustizia, che non può prescindere dal confronto con gli altri." (Antonio Di Biase, Renato Incitti). La bellezza di vivere in un mondo dove si può trovare collaborazione ed appoggio grazie a "sinergie di realtà che che negli anni hanno costruito qualcosa con linearità". (Nino Arena)

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