Scup: le ruspe che non abbattono i sogni
- Redazione
- 7 mag 2015
- Tempo di lettura: 2 min
L’alba di un nuovo giorno è un momento magico e delicato allo stesso tempo: il sole che sorge sembra invitarci a vivere la giornata pieni di energie positive e buoni propositi. Ma non questo 7 Maggio, non nel quartiere San Giovanni della Capitale, risvegliato dal suono delle ruspe in azione e dalla presenza di Polizia e Carabinieri impegnati nello sgombero dello Scup Sporteculturapopolare, uno spazio sociale occupato a Roma.
Due ruspe della proprietà hanno cominciato ad abbattere muri e vetri per rendere completamente inagibile lo stabile. Gran parte di Scup, in pochi minuti, è diventato un mucchio di macerie. Scup, che proprio in questi giorni si preparava al suo terzo compleanno.
Lo stabile e le sue attività
Situato in Via Nola, in un edificio abbandonato, lo Scup è diventato in poco tempo un punto di riferimento socio-culturale per l’intero quartiere: una palestra con corsi per bambini, adulti e anziani, un bar e un’osteria, una ludoteca, una web radio, una biblioteca, un’aula studio, una scuola popolare di musica, uno spazio che ospita un mercato mensile, incontri, seminari e molte iniziative aperte al quartiere e all’intera città. Uno spazio prezioso per la collettività ed un esempio per l’intero paese.

Immediatamente le opposizioni a tale provvedimento (innescato dal proprietario che intende destinare l’edificio a fine edilizio) hanno animato il procedimento di sgombero e demolizione: gli ex occupanti hanno indetto una conferenza stampa alle ore 12.00, seguita da un’assemblea pubblica alle ore 18.00 per poi dare vita per le vie del quartiere ad un corteo incredibilmente partecipato.

"Le ruspe stanno demolendo Scup. Lo spazio autogestito che ha accolto i nostri figli in attività culturali e sportive, che ha permesso a persone con autismo di essere incluse in contesti neurotipici, quelli che abitualmente ci vengono negati. Arturo ha 4 anni, non frequenta la scuola materna perché il comune di Roma non è stato in grado di predisporre per lui un piano di inclusione scolastica. Frequenta Scup. Il 13 giugno avrebbe preso la cintura verde di capoeira insieme ai suoi coetanei. Per la prima volta l'attività (low cost tra l'altro) non aveva bisogno di un mediatore o di un'insegnante di sostegno.” Questa è la testimonianza di una mamma ci fa comprendere quanto lo Scup abbia conquistato un ruolo importante nella vita della comunità e soprattutto quanto sia importante sostenere chi lo difende. Il punto di vista di Campoantimafia.org La nostra Redazione esprime a Scup e agli abitanti del Quartiere San Giovanni tutta la sua solidarietà e vicinanza. A tutti voi che seguite le nostre attività, diamo appuntamento per oggi, 8 maggio, alle ore 19.00 per l'ASSEMBLEA PUBBLICA convocata da Scup.
Gli hashtag da utilizzare per scrivere di questa storia di Resistenza sono #scupnonsiabbatte e #iosonoscup.
Chi ha colpito Scup, colpisce anche noi. Vogliamo un'alba diversa, irradiata dal sole della condivisione e dell’appartenenza e siamo convinti, ogni giorno di più, che insieme si possono fermare le ingiustizie.
Potete rimanere aggiornati seguendo Scup sulla Pagina Facebook o sul Sito Web.

Comments