La cooperazione nasce dall'apprendimento
- Redazione
- 5 apr 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Le penne rosse e blu sono abolite, non esiste il concetto di primo o ultimo della classe e la lavagna si usa solo per spiegare, non per metterci dietro il bambino che "disturba". Lo chiamano "metodo naturale" di apprendimento, ed è in uso da anni nella scuola primaria statale di Belaso, in provincia della Spezia. Una scuola conosciuta in zona per aver istituito una sezione speciale, che stimola la cooperazione e non la competizione tra bambini, rispettandone quindi i tempi e le esigenze e valorizzando la diversità. Una scuola diversa non solo nel metodo, ma anche negli ambienti: oltre alle aule tradizionali vi sono anche altri spazi in cui i bambini possono giocare, una biblioteca ben fornita e aperta agli altri istituti del territorio e la “Casa dei Suoni”, un ambiente dedicato ai bambini diversamente abili dove produrre in libertà suoni e ritmi.

IL METODO NATURALE. Assenza di "somministrazione" di conoscenza calata dall'alto, che lascia il posto alla creazione di una serie di stimoli mediante i quali ciascuno, in base ai propri tempi, arriva autonomamente alla conoscenza, sviluppando gli strumenti che ha già dentro di sè e che sono necessari per arrivare a strutturare il linguaggio in forma scritta. Prima di imparare l’ortografia, i bambini comunicano attraverso proprie forme di espressione non convenzionali e l’insegnante non punta a correggerli ma ad affiancarli nel processo che li porterà al risultato finale,stimolando la spiegazione dei concetti che hanno riprodotto nel loro codice personale,per poi tradurlo nella scrittura convenzionale. A ltro pilastro del “metodo naturale” è l’apprendimento cooperativo. I bambini vengono incoraggiati ad aiutarsi vicendevolmente e lavorano in piccoli gruppi di tre o quattro che si trovano a vari livelli di apprendimento, in modo che si possano correggere e stimolare tra loro. In questo modo l'apprendimento è più lento di quello convenzionale. Ma ne vale la pena. Questo progetto educativo prevede la condivisione degli obiettivi con i genitori dei bambini grazie al costante dialogo con le maestre, mettendo in atto così quella corresponsabilità educativa necessaria alla corretta formazione psico-culturale della nuova generazione.


























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