Play for your rights!
- programma101onlus
- 26 feb 2015
- Tempo di lettura: 2 min
28 febbraio 2015,Roma :Largo Raffaele Pettazzoni si trasforma in un grande gioco da tavolo live stile “Monopoli”.
No,non è l’ennesimo flashmob o il set di un film ma la straordinaria iniziativa ideata dall’associazione Dasud (all’interno della campagna di sensibilizzazione #Playingrights ) che vedrà come protagonisti gli studenti ed i ragazzi dei centri giovanili del territorio divisi in squadre: ecco che scende in campo“Mammamafia”.
Il gioco è una vera e propria trasposizione live dell’omonimo libro “Mammamafia. Il welfare lo pagano le mafie” (ed.Terrelibere.org,2014) ed il suo scopo è proprio quello di raccontare l’economia criminale con i suoi aspetti peculiari quali il consenso sociale ,l’infiltrazione negli appalti pubblici e nel tessuto economico e la conseguente gestione “malata” e disinteressata dei servizi .
COME SI GIOCA?
I Cinque giocatori (dotati di carte personaggio quali il Trafficante, il Colletto bianco,il Palazzinaro, il Signore delle Slot e l’Imprenditore Sociale,con le proprie “abilità”e”criticità”) dovranno gareggiare tra di loro tessendo alleanze,conquistando appalti e servizi ,trafficando droga , il tutto lungo il percorso della plancia di gioco simulando quindi una vera e propria economia dei clan al fine di conquistare uno dei quattro settori –chiave rappresentati da carte-beni: Utility (acqua,trasporti, rifiuti…),Servizi alla persona (lavoro,sanità…), Commercio (alberghi,sale slot…) e Politica (candidature,appalti truccati,finanziamenti ai politici…). Per conquistare uno dei quattro settori bisogna appunto ottenere le 4 carte-beni. Il vincitore diventa “Mammamafia”.

Questa iniziativa è il termine di un percorso straordinario fatto di rete di associazioni territoriali e partecipazione : il progetto Torpignalab mirato alla rigenerazione culturale del quartiere di Torpignattara attraverso un mix dinamico di voci,fotografia , cinema e art street collettiva aventi come tema l’antimafia sociale ed i diritti.
Abbiamo potuto conoscere la splendida realtà dell’associazione Dasud grazie a Carmen Vogani ed alla sua testimonianza durante il nostro Campo Antimafia . Il loro modo innovativo di sensibilizzare ai diritti e di elaborare collettivamente nuove pratiche antimafia ci ha da subito affascinato ,alimentando in noi la speranza di poter essere portatori di creatività e di stimoli per la nostra stessa comunità poiché siamo convinti che la condivisione ,la partecipazione e la rete siano parte di quella sicurezza sociale che ognuno di noi cerca instancabilmente.

Con i diritti non si gioca ma in questo caso possiamo affermare che giochiamo per rivendicarli , per gridare il nostro "NO" alla criminalità che li calpesta quotidianamente e per urlare a squarciagola "SI, insieme si può!"
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